sabato 7 febbraio 2015

Casa dolce casa


L’anno scorso con i miei bambini di 5 anni abbiamo fatto un percorso sulla “CASA”.

                                                             “…casa di fuori, casa di dentro,

casa di suoni, di gocce sul tetto,

casa ogni notte percorsa nei sogni,

pentola,piatto,tavolo tondo,

casa nel bosco, letto di paglia,

casa scavata che batte nel petto..."
                                                                        da “Casa di fiaba” ed Topipittori

 Prima di tutto sperimentiamo il segno grafico con un laboratorio ispirato al metodo Bruno Munari. Quando propongo attività munariane lo faccio con la consapevolezza di non poter condurre l’attività in stile munari..ripeto che a mio avviso la difficoltà sta non nell’attività ma nel saper condurre il gruppo..Per questo ringrazio sempre la mia carissima amica Cecilia.. oltre all’amicizia che ci lega, sento che le chiaccherate e i confronti con lei mi danno sempre spunti di riflessione e cambi di prospettiva!

Iniziamo quindi l’attività sperimentando strumenti grafici diversi.. pennarelli a punta fine, a punta piatta, a punta grossa, carboncini, matite, pastelli, pastelli a cera, pastelli ad olio, etc tutti di colore nero affinchè il bambino non venga distratto dai colori ma si concentri sulla sperimentazione.  Il punto inizia a muoversi sul foglio lasciando una traccia.. la linea.. ne nascono linee di tutti i tipi ..linee dure, morbide, tratteggiate, spezzettate, mosse, emozionate.. come sarà una linea arrabbiata? E una linea felice ?I bambini studiano gli strumenti che hanno a disposizione modificandone l’utilizzo…possono usarli tenendoli piatti, o dritti o ruotandoli su loro stessi…



Avendo a disposizione materiali diversi che lasciano tracce e segni diversi sul foglio, i bambini hanno poi ragionato attorno all’idea di casa, definendone le caratteristiche e gli elementi fondamentali…ed ecco che piccole mani tracciano segni diversi, morbidi e veloci, pastosi, grevi, duri, deboli, metallici.
In tutto questo nasce un pensiero e una storia perché l’immaginazione dei bambini è infinita e ogni casa ha una storia...
                 
Questa casa è cattiva e non c’è dentro nessuno. La porta era rotta ed è caduta. Ci vive solo il cane. ANDREA

 
“E’ una casa nuova, ci abita un bambino di 10 anni. La mamma del bambino era stufa ed è andata a prendere il treno” CHIARA

 
“E’ una casa bar un po’ vecchia, era tutta distrutta. Ci sono i cactus che pungono e ci vive il barista” COSIMO

 
“E’ una casa di tanto tempo fa, ha tante finestre, anche dietro e due porte, una per entrare e una per andare in cantina dove ci sono gli attrezzi molto vecchi. Ci vivono persone molto vecchie, è un ospedale” ETHAN

 
“E’ una casa dove c’è il telescopio e ci vive mia cugina con sua mamma e suo papà” MANUEL

 
“E’una casa con tante finestre perché ci abitano tanti amici; giocano con le palle ad un gioco di basket. La casa è un po’ scrostata pechè alcuni bambini la avevano grattata. MATTEO

 
“E’ una casa spaventata perché c’erano dei mostri. Ci vive una bambina che aveva trovato dei mostri nel bosco” MICHELA

 
“Questa casa era crollata una volta e l’hanno rifatta più piccola perché i muratori non riuscivano più a prendere le misure della casa. Ci vive un uomo molto saggio che poi un giorno diventa re. MONICA

 
 “E’una casa bagnata dalla pioggia. Ci abita una signora un po’ anziana che ha poco cibo perché lo ha dato agli animali ma ha una scatola magica che fa comparire il cibo” ROBERTO

 
“E’ una casa dove vivevano tanti uomini e una strega con i suoi due bambini. Ad un tratto scoppia un petardo sulla testa della strega e la strega muore. Il marito della strega va dai vicini e dice – Dammi tutto l’oro- e, mangiando un pezzo d’oro, anche il cattivo muore. I bambini vivono e vengono curati dai vicini di casa.” SOFIA

Guardiamo ora una carrellata di immagini delle case nella storia, nell’arte e nell’architettura.(grazie sempre a Cecilia e alla sua preziosa ricerca!) I bambini hanno potuto così conoscere e confrontare tantissime tipologie di case…dalle palafitte agli igloo, dalle case galleggianti di Amsterdam ai trulli, dalle case veneziane alle pagode orientali, etc….A questo proposito abbiamo letto un libro molto carino delle Edizioni Didattiche Gulliver “Molly cambia casa” , una piccola tartaruga che è stufa del suo guscio e vuole cambiare abitazione…mostra così tutti i tipi di abitazione arrivando però alla conclusione che “in ogni casa, in ogni appartamento, ci vive bene chiunque sia contento”.
Abbiamo quindi visto gli elementi che compongono una casa e le sue diverse forme. Siamo poi usciti in paese con la missione precisa di sentire i muri delle case per scoprirne le textures…avevamo portato con noi fogli e pastelli a cera…quando vedevamo muri di diverse consistenze (con i mattoni a vista, zigrinati, etc) prendevamo il nostro foglio, lo appoggiavamo al muro e con il pastello a cera ne estrapolavamo la texture.
Siamo rientrati a scuola e abbiamo esaminato i vari fogli, cogliendo le diversità. Abbiamo giocato con nuovi materiali (tappetini dei lavandini, pezzi di gomma di diverse consistenze , carta crespa etc) e con la tecnica del frottage ci siamo divertiti a creare nuove textures…successivamente abbiamo ritagliato questi fogli e li abbiamo usati per “costruire” la nostra casa.


 
Abbiamo poi osservato il quadro di Paul Klee “The castle and the sun” e i bambini hanno visto in questo quadro “tante casette colorate con i tetti una sopra l’altra”.
 
 Abbiamo provato a pensare come sarebbe stato questo quadro in modo tridimensionale e ci siamo immersi in un lavoro di vera e propria architettura. Abbiamo raccolto scatole di diversa dimensione e le ho ricoperte di carta da pacco. Con tanto materiale a disposizione i bambini hanno realizzato una casa ciascuno.. c’è chi ha fatto il balcone, chi ha ritagliato pezzettini di carta rossa per fare i mattoncini, chi ha fatto il tetto piatto…



 
Una mamma ci ha portato uno scatolone molto grande che è stata la base per le nostre case.. i bambini hanno cercato insieme una soluzione circa come posizionare le case e le abbiamo incollate una sopra l’altra!!

 


 
La cosa più bella è stata vedere i bambini appassionarsi e sperimentare anche nei momenti di gioco libero.. si è attivato in loro un processo di esplorazione dei diversi modi di realizzare una casa e credo davvero che questo sia il traguardo più importante!
 
 

La città con tutte le case diverse realizzata in cortile in maniera autonoma.



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